Internet è un diritto fondamentale? In Europa sì. Il 30 aprile 2016 è entrato in vigore il Regolamento del Parlamento Europeo che mette nero su bianco: “L’accesso ad Internet è diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale”. Riportiamo i primi punti di questo regolamento:
- Ogni persona ha eguale diritto di accedere a Internet in condizioni di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e aggiornate che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.
- Il diritto fondamentale di accesso a Internet deve essere assicurato nei suoi presupposti sostanziali e non solo come possibilità di collegamento alla Rete.
- L’accesso comprende la libertà di scelta per quanto riguarda dispositivi, sistemi operativi e applicazioni anche distribuite.
- Le Istituzioni pubbliche garantiscono i necessari interventi per il superamento di ogni forma di divario digitale tra cui quelli determinati dal genere, dalle condizioni economiche oltre che da situazioni di vulnerabilità personale e disabilità.
In Italia il riconoscimento del diritto di accesso ad Internet è stato proposto per la prima volta il 29 novembre 2010 dal giurista Stefano Rodotà: grazie alla sua proposta, il diritto di accesso alla rete è entrato ufficialmente nella Costituzione.
Ma perché internet deve essere riconosciuto come un diritto fondamentale dell’uomo?
Tendiamo a dimenticarlo spesso, ma internet ha un valore unico e fondamentale per la realizzazione di molti dei nostri diritti socio-economici. Attraverso Internet possiamo cercare e trovare lavoro, avere un conto in banca, aprire un’impresa. Gestire i nostri documenti, pagare le tasse, prenotare una visita medica. Avere accesso ai nostri dati sanitari. Possiamo presentare richieste di previdenza sociale, presentare valutazioni educative, gestire le nostre finanze. Accedere a programmi di formazione, iscriverci all’università. In questo senso, Internet ci permette il piano esercizio dei nostri diritti economici, civili e sociali. E quindi, è importante che sia riconosciuto come diritto dell’’umanità. Sei d’accordo?